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martedì 30 ottobre 2007

GIORNATE DEDICATE A BRUNO MUNARI


Il 2007 è il centenario della nascita di Bruno Munari un grande maestro che ha insegnato a tutti a “vedere l’arcobaleno di profilo”.
Per celebrarne l'avvenimento la Coop. ARTUR propone le iniziative di seguito descritte.
Le proposte sono rivolte a scuole, enti, associazioni, Comuni e parrocchie di Basilicata e Puglia.


Per maggiori informazioni e per ricevere le altre proposte realizzate per questo evento contattare la Cooperativa ARTUR tramite mail: arturmatera@libero.it
o contattarci al n. 0835.314139




LAB-LIB
Il laboratorio liberatorio

per chi: adulti e bambini insieme.
durata: 4 ore periodo: da definirsin.
partecipanti: - max 60
Vi sarà un operatore ogni 20 partecipanti.

Ecco le parole di Munari per presentare il Laboratorio Liberatorio:
“Gli adulti saranno invitati ad osservare come fanno i bambini a fare senza pensare che cosa fare.
Laboratorio allestito come mercato di merci varie che il pubblico può usare prendendo frammenti di materiali diversi tra loro come colore, come durezza, come peso, come struttura…
E provare a comporre qualcosa, lasciandosi andare come quando si ascolta una musica.” MUNARI


Cosa faremo?
Si creeranno delle sculture fisse o sculture aeree (mobiles) con tutto il materiale di riciclaggio raccolto a casa e messo in comune. Si seguirà la tecnica impartita dal conduttore ma ci si esprimerà in piena libertà per la realizzazione del manufatto.
Alla fine si allestirà una mostra.



Vietato non toccare!
Laboratorio tattile – creazione di quadri tattili.

per chi: adulti e bambini insieme.
durata: 3 ore periodo: da definirsin. partecipanti: - max 60
Vi sarà un operatore ogni 20 partecipanti.

Programma: dopo una breve introduzione sulla figura di Munari, si avvierà il lavoro del laboratorio raccogliendo campioni di materiale di diversa sensibilità: elastico, liscio, molle, ruvido, etc. Il passaggio successivo sarà quello di descrivere queste sensazioni per poi comporre due lavori: il primo vedrà la realizzazione di quadri tattili tramite la costruzione di piccole cornici dove si inserirà il materiale prescelto, il secondo sarà la creazione di un libro tattile con l’invenzione di una brevissima fiaba.

Alla fine vi sarà un momento di condivisione in cui mostreremo tutti i lavori realizzati.




L'ARTE COME GIOCO

per chi: insegnanti, genitori, ludotecari, atelieristi.
durata: 10 lezioni (2 ore per ogni lezione)periodo e cadenza lezioni: da definirs

n. partecipanti: min. 15 - max 25
I manufatti saranno consegnati ai partecipanti al laboratorio in data da definirsi, previa cottura in forno per ceramica
Obiettivi: conoscere Munari attraverso il metodo "giocare con l'arte" applicato alla ceramica, stimolando la creatività di ogni individuo attraverso proposte-gioco di laboratorio che aiutino a sviluppare le capacità manuali. Evidenziare l'importanza del puro piacere del fare, al di là degli esiti estetici di questo fare. Dare una conoscenza minima dei materiali e degli strumenti dell'attività ceramica.
Una volta apprese le tecniche che sono alla base del metodo “Giocare con l’arte” le insegnanti saranno in grado di condurre liberamente i laboratori nelle rispettive classi, in quanto, durante ogni lezione saranno impartite tutte le informazioni utili sia per l’allestimento di un laboratorio nel circolo didattico o in classe (laboratorio volante) che per collegare le tecniche ai diversi ambiti disciplinari.
I laboratori che si presentano seguono l’approccio del metodo “Giocare con l’arte” appreso dalla conduttrice delle attività, Tina Festa, presso il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.
Programma: dopo una introduzione sulla figura di Munari, si mostrano le tecniche ceramiche di base utilizzando le modalità operative/concettuali ispirate da Bruno Munari. Si parte da esperienze di pura manipolazione dell’argilla e si compiono una serie di giochi concatenati: il gioco si sviluppa secondo linee non tradizionali, inattese, con trasformazioni e deformazioni, che partono da riflessioni sulle forme/superfici per approdare verso forme/volume a sorpresa.

ARGOMENTI e TECNICHE:
· La ceramica: aspetti tecnologici di base.
· La creta; manipolazione guidata, l’impronta e la traccia: materiali e attrezzature.
· Ricerca spaziale: tecnica del lucignolo e delle palline.
· Il gioco del contrasto: tecnica della sfoglia.
· Le maschere.
· Ricerca cromatica: tecnica delle terre colorate e marmorizzazione.
· Le sculture volanti.
· Ricerca grafica: ingobbio graffito.
· Creazioni di oggetti in serie: tecnica del calco in gesso.
· Tecnica del pollice e del lucignolo per creare vasi.
· I colori: uso delle perline di vetro di Murano.

SCHEDA TECNICA

Tutti gli strumenti necessari saranno messi a disposizione dalla Coop. Artur. Essi includono:
- Basi sulle quali lavorare
- Piccoli attrezzi – mattarelli, guide, mirette, spugne
- Pennelli
- Etc.

domenica 28 ottobre 2007

Patrimoni musicali e tradizioni in Val Sarmento



Patrimoni musicali e tradizioni in Val Sarmento

Festival della musica etnica in Val Sarmento
progetto promosso dalla Comunità Montana Val Sarmento, in collaborazione con i Comuni di Cersosimo, Noepoli, San Costantino Albanese, San Paolo Albanese, Terranova di Pollino, e la Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico della Basilicata, e finanziato da GAL ALLBA e Regione Basilicata nell’ambito del programma Leader + Asse I misura 1.3 azione 1.3.5.


Promuovendo questa iniziativa, la Comunità Montana Val Sarmento intende richiamare l’attenzione sull’importante patrimonio di musiche tradizionali della Valle, in continuità con l’opera di valorizzazione delle risorse culturali locali intrapresa da anni.

31 ottobre, S. Costantino Albanese
ore 16, Casa Parco

Apertura della mostra fotografica Nel paese dei cupa cupa.

Suoni e immagini della tradizione lucana, di Stefano Vaja

Proiezione dei video Nel paese dei cupa cupa, e del promo del documentario La settimana della sposa (2007) di Pierpaolo Pirone
Omaggio ai maestri della zampogna lucana: Antonio e Vincenzo Forastiero
Partecipazione di suonatori di zampogna e surdulina

1 novembre, Terranova di Pollino
ore 16, Centro di Educazione Ambientale

Ricordo di Carmine Salamone a sette anni dalla scomparsa
Saluto del sindaco di Terranova di Pollino Vincenzo Golia
Proiezione del documentario Terranova di Pollino: natura e cultura nel cuore del Parco, di Pietro Silvestri
dalle ore 17 e per tutta la serata: Etnica Pollino, in collaborazione con l’Associazione Interculturale Pollinolabor, con Iatrida & Istamanera, Totarella, Suoni, Voxha arbëreshe, Industrit

2 novembre, S. Paolo Albanese
ore 16, sala convegni del Museo della Cultura arbëreshe
Seminario sulla musica tradizionale arbëreshe
Musiche tradizionali arbëresh del gruppo musicale Hobo, di S. Costantino Albanese e del gruppo di San Paolo Albanese

3 novembre, Cersosimo
ore 16, Sala Castello

Omaggio al maestro della zampogna lucana Leonardo Antonio Lanza
Saluto del sindaco di Cersosimo Mario Trupo
Presentazione, a cura di Maria Carmela Stella, del volume Una storia lucano-calabra.

Scritti di Leonardo Antonio Lanza, “libero zampognaro”
ore 18 Concerto di Otello Profazio

4 novembre, Noepoli
ore 10, Sala Consiliare
Convegno
Il patrimonio culturale della Val Sarmento. Come difenderlo e valorizzarlo.

Per maggiori informazioni: http://www.valsarmento.it/
telefono: 0971-92091, 329-7975275, 340-3728319
coordinamento organizzativo: Renato Iannibelli

giovedì 25 ottobre 2007

I colori della solidarietà

Sono disponibili le cartoline realizzate in occasione della Mostra "I colori della solidarietà".
La mostra è promossa dall'Associazione Culturale Genius Loci
Le opere sono dell'artista Tony Montemurro.
Articoli dell'evento su:

http://www.sassinews.it/aidomostra.htm di Ottavio Gurrado
Articolo di Grazia Tantalo su ilmiotg.it e su sassilive.it
Basilicatanet.it

Il concorso di Pertusio - Risultati


Fischietto di Farci Luigi di Cagliari

Ci sono stati comunicati i risultati del Concorso di Pertusio del 14-10-07 dai nostri amici dell'Associazione Anemos:

Vi hanno partecipato 31 Fischiettai e 6 Scuole Elementari

1 Premio Tradizione è andato a Lucio Farci di Cagliari
1 Premio innovazione a Clemente Comandone-Torino

3 Premio popolare a Luigia Giuliano e Francesca Covelli (Terre - Bari)
4 Premio Popolare a DiMartino Salvatore-Torino
5 Premio Popolare a DiMartino Francesco-Torino
6 Premio Popolare a Alberto Bufali-Perugia

domenica 21 ottobre 2007

Mocalieri: la Fèra dij subijèt - La fiera dei fischietti

Il nostro amico Onofrio Chieco ci comunica che il giorno 21 ottobre 2007 nella città di Moncalieri si terrà la fiera del fischietto.
La più antica tradizione piemontese dedicata al fischietto che risale dal 22 ottobre 1344, (hai letto bene milletrecentoquarantaquattro!!).


Moncalieri in festa tra storia e leggenda:

Era tradizione che ogni anno, per l’inaugurazione della Fèra, il Re scendesse con tuffa la sua corte, dal castello a visitare il gran mercato. Il popolo,
convenuto festante in Piazza Maggiore, esprimeva il suo entusiasmo, per l’augusto visitatore, con grida osannanti e fischi gioiosi di centinaia di subijèt. Finita la cerimonia di apertura, iniziavano le contrattazioni, si facevano provviste per l’inverno”.
“In fondo alla piazza erano al lavoro calderai e stagnini, presso il fuoco che serviva a far sciogliere il metallo; le facce affocate e sporche. Ai loro piedi stavano le pentole e le marmitte per la polenta. E i mendicanti, che stavano appoggiati al muro o seduti per terra con il berretto capovolto, chiedevano l’elemosina”.
la strada che scende a destra della Piazza, cioè l’attuale via Alfieri, si chiamava via dei trippai. Ai due lati si aprivano le botteghe che vendevano frattaglie. Era tradizione che, durante la Fèra i macellai abbassassero i prezzi per consentire a tuffi gli abitanti di Moncalieri una bella scorpacciata di trippa da accompagnare a saporiti intingoli”.
“Che fermento in piazza Maggiore! I bottegai esponevano cereali e spezie, gli arrotini affilavano gli attrezzi, le tessitrici vendevano le loro tele lavorate su telai a navetta. I maniscalchi si affaticavano a ferrare muli ed asini, fra un’ala di contadini in attesa”.“Alla Fèra c’erano tutti. Il signorotto con il cappello in testa, l’artigiano impettito, il contadino impacciato con il vestito da festa, le lavandaie del Po ed i monelli con l’inseparabile fischietto di terracotta. C’erano anche i forestieri che con aria divertita guardavano e curiosavano ammirando la grande Fèra dij subijèt.
Due date lontane

Beppe Maradini
Due date lontane, il 1286 ed il 1344, si avvicinano a noi grazie al subijet. Fu infatti in quegli anni che, Amedeo V di Savoia, prima, per premiare i suoi sudditi che gli avevano appena giurato dedizione, istituì la Fèra dij Subijèt, e la Società del popolo, poi, che il 22 ottobre 1344 la regolarizzò con l’esenzione di gabelle per tutti i dieci giorni della manifestazione che si svolgeva l’ultimo lunedi di ottobre. Fu sempre nel corso degli anni motivo di festa, baldoria, in seguito attrazione commerciale, come ci rivelano le cronache con immagini di balli per le strade, giochi, bancarelle colme di beni. E poi vi era il collezionismo di subijèt, caratteristici zufoli di terracotta, da parte di nobili ed aristocratici.

La Fèra nell’ottocento
Enrico Occhiena
La Fèra dij subijet di Moncalieri nacque come fiera commerciale e, pur non potendo competere con la fiera di Briancon o con quella delle Fiandre, rappresentava tuttavia un richiamo di gran rilievo per i mercati del Piemonte. Con lo scorrere dei secoli, la fèra non perse la sua importanza. Nell’anno 1865, quando Torino dovette abbandonare il ruolo di capitale del nuovo Regno italiano in favore di Firenze, successero sollevazioni e tumulti tanto che ci scappò anche qualche morto. L’indignazione raggiunse anche Moncalieri che, da quel momento, cessò di essere la dimora estiva dei Savoia. E la protesta si fece sentire maggiormente in occasione della fèra in quell’anno, infatti, i fischietti vollero significare disapprovazione e protesta per quella decisione. Poi, come tutte le cose, gli animi si calmarono ed i fischietti assunsero un altro ruolo. Divennero sinonimo di baraonda, di gioia per i piccoli e per i grandi. Per quello che riguarda i subijèt si sviluppò intorno agli anni 1880-1900 una vera mania collezionistica.

( Cenni storici tratti dal libretto pubblicato dal Circolo Culturale Saturnio (Museo del fischietto di Moncalieri , ottobre 2000).

mercoledì 17 ottobre 2007

Giornata Nazionale AIDO - Matera


GIORNATA NAZIONALE AIDO A MATERA

Sabato 20 e Domenica 21 ottobre p.v. si svolgerà la sesta giornata nazionale di informazione e autofinanziamento, promossa dall’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (A.I.D.O.). I volontari dell’A.I.D.O. saranno presenti in 1.034 piazze per incontrare i cittadini, dare loro informazioni sull’importanza della donazione come valore sociale e come opportunità per salvare la vita a chi non ha altre possibilità di sopravvivenza.

A Matera, nella giornata di venerdì 19 ottobre , il Centro Regionale Trapianti (CRT), in collaborazione con l’Unità Operativa Psicologia del Lavoro, l’Associazione Donatori di Organi (AIDO) , l’Associazione Nazionale Emodializzati (ANED) , l’Associazione Genius Loci, presenterà i risultati dell’indagine che ha interessato il Personale Sanitario del P.O. Madonna delle Grazie in merito alla conoscenza del tema “ Donazione e Trapianto d’Organo”.

Si invita la S.V. a partecipare
Dr. V. Gaudiano
Dr.ssa A. Latorraca
Dott.. I. Gollo

Programma del 19 ottobre ’07:

ore 10-12 : incontro con i pazienti trapiantati della Regione presentazione:
“Dati nazionali di attività di donazione e trapianto”
“La qualità di vita percepita dal paziente trapiantato”

ore 12.30: inaugurazione della Mostra delle opere dell’artista Tony Montemurro “ I colori della solidarietà” , promossa dall’Ass. Culturale Genius Loci, presso la hall dell’ Ospedale di Matera, le opere rimarranno esposte fino al 27 ottobre

ore 16-18.30: presentazione e discussione dei risultati dell’indagine:
“Atteggiamenti e conoscenze del Personale Sanitario in merito alle problematiche dei trapianti”

Per l'occasione, il pittore Tony Montemurro ha donato una sua opera alla nostra associazione che verrà esposta e "messa all'asta" con promessa di acquisto da depositare in apposita urna, inoltre una serie di cartoline delle opere dell'artista si potranno reperire sui banchi informativi allestiti nella mostra.
L'iniziativa si è resa possibile grazie anche alla collaborazione della ditta Visceglia Arredamenti di Matera e la ditta Masciandaro floricoltore.

lunedì 15 ottobre 2007

La Pigotta d'Artista



A tutti gli artisti in ascolto!!
Bellissima iniziativa: leggete, aderite e diffondete la notizia:

“PIGOTTA D’ARTISTA”

La Pigotta, in dialetto lombardo, era la bambola di pezza compagna di giochi di molti bambini nel dopoguerra.
Oggi è la bambola dell’UNICEF e rappresenta ogni bambino in attesa di un aiuto che può salvargli la vita.
Da alcuni anni, i bambini e le insegnanti della sezione B della
scuola dell’Infanzia “P. G.Minozzi”, coadiuvate dal Comitato Provinciale di Matera per l’UNICEF, realizzano Pigotte di stoffa che, nel periodo natalizio, vengono “adottate”, con un grande gesto di solidarietà, da chi ritiene giusto sostenere l’impegno dell’UNICEF nella prevenzione dell’AIDS e delle malattie infantili nei paesi in via di sviluppo.
Nell’anno scolastico in corso si è deciso di realizzare, in collaborazione con il sopra menzionato Comitato, il progetto “Pigotte d’artista” rivolto agli artisti locali e ai bambini e ragazzi delle scuole della nostra città, i quali potranno impegnarsi nella creazione di opere artistiche che abbiano come base comune la Pigotta.
Tutte le opere liberamente e creativamente realizzate con i materiali e le tecniche preferite, saranno esposte ed eventualmente “adottate” durante una mostra che sarà allestita prima delle vacanze natalizie, nei locali della Mediateca provinciale.
FINALITÀ:
Raccolta fondi per la prevenzione dell’AIDS e per le vaccinazioni dei bambini che vivono nei paesi in via di sviluppo, in collaborazione con l’UNICEF.

OBIETTIVI GENERALI:
· Conoscere le condizioni dell’infanzia nel mondo.
· Sentirsi protagonisti nel sostenere con attività di concreta solidarietà i bambini meno fortunati.
· Collaborare per il raggiungimento di un obiettivo comune.
· Conoscere le attività dell’UNICEF.

Insegnante referente del progetto
Teresa Dimatteo
mail : teresa_dimatteo@yahoo.it
Scuola dell’Infanzia “P. G. Minozzi”
Comitato Provinciale di Matera per l’UNICEF
Anno scolastico 2007-2008
Note: potete scaricare il cartamodello della pigotta sul sito dell' Unicef, ma ovviamente ogni artista è libero di creare la pigotta seguendo il proprio estro ed utilizzando i materiali che preferisce!!!

domenica 14 ottobre 2007

Pertusio Festa con fischio.


La prima mostra-concorso dei fischietti di terracotta ha avuto un successo superiore alle aspettative soprattutto tra i bambini che sotto la guida di Rossano Cavallai, ideatore dell'evento, hanno imparato a modellare l'argilla, segno questo che anche nell'era dei computer c'è ancora spazio per i divertimenti più semplici e ancestrali profondamente legati con il territorio.
"Manipolare la terra in modo tale da farla fischiare diventa per i bambini un fatto magico, la scoperta di un segreto, e in questo gioco poco importa la forma che ha assunto l'oggetto o l'opera compiuta", leggiamo nell'introduzione del catalogo della mostra. Una manifestazione che speriamo continui, non inventata di sana pianta, ma un ritorno allo origini.

Un oggetto che ci arriva dalla notte dei tempi e che prima di essere passatempo per i bambini ha avuto molteplici significati: utilizzato per proteggere dagli spiriti, per accompagnare i defunti e simbolo propiziatorio nei matrimoni.

La Puglia è la regione forse che più ha conservato l'antica tradizione e Rutigliano è diventata un po' la capitale. In Sicilia è a Caltagirone, noto centro di produzione di ceramiche, che si possono incontrare i migliori artigiani. Ma anche il Veneto ha ancora una forte tradizione di "cucari" Sull'altipiano di Asiago a Canove ogni anno si tiene una grande fiera dei "cuchi" (cuculi come sono chiamati i fischietti) mentre a Cesura un museo è dedicato esclusivamente alla terracotta che suona. Anche il Piemonte però non ha dimenticato suoi fischietti, non solo a Pertusio ma anche a Ronco Biellese e a Moncalieri dove la tradizionale "Fera dij subijet" è ancora attiva e vitale.
Se un tempo i lavori erano molto semplici e si limitavano a poche figure zoomorfe (come galletti e cuculi) i fischietti si sono trasformati in vere e proprie opere d'arte con cui si sono cimentati anche illustri artisti. E gli oltre quaranta concorrenti provenienti da tutta Italia che si sono cimentati alla Fiera ne hanno dato una dimostrazione.

testo di Aldo Molino

sabato 13 ottobre 2007

Il mestiere di Vento di Michele Cecere 13 ottobre a Matera

"LIBRI E DINTORNI"
A cura dell'Ass. Culturale "GENIUS LOCI" - Matera
Incontri con l'autore.
SABATO 13 OTTOBRE
ore 18,00
Presso la Cremeria Vienna
Vico Buozzi, 9
Sasso Caveoso - Matera


MICHELE CECERE
presenta il suo libro:

IL MESTIERE DI VENTO
Appunti di un viaggio nella memoria (Ed. Kora, Bari 2006)
Introduce MARCO BRONZINI
E con DANIELE SARNO e ROSA MATERA, Rossana Tinelli, Patrizia Di Franco.
Il libro consta di 160 pagine, in cui i viaggi, la politica, la città di Bari, la musica, i film, i pensieri, i sogni e pure qualche verso si mescolano in una strana insalata. Il dvd allegato contiene 5 serie di fotografie legate ai temi del libro.
Il prezzo è di euro 10,00: 5,00 euro andranno a coprire le spese e 5,00 euro saranno destinati al progetto "Anch'io a Enziteto", una borsa di studio per giovani svantaggiati di Enziteto, l'ultima delle periferie di Bari.
Il libro è stampato in carta riciclata!
"Questa opera è un vagare nella sua persona, nei suoi interessi, nei tanti perché e nei tanti dubbi che si succedono nella vita di una persona sensibile. Affronta con tatto e rabbia, con poesia e decisione, il suo percorso di uomo impegnato in articoli, pensieri e grazie al dvd allegato anche con foto e musiche composte da Giuseppe De Trizio, Luigi Portoghese e Roberto Fuiano. Pensieri e idee, lettere ai giornali, la passione per la politica e per la sua città trovano punti di riferimento in amici, passanti, uomini importanti e sconosciuti. L’intero ricavato sarà devoluto al Progetto “anch’io Enziteto: una borsa di studio permanente”. Tanti i motivi per leggerlo, uno ottimo per acquistarlo." da www.testieumori.it
per leggere un estratto del libro andate a:
Per acquistare il libro a Matera potete recarvi c/o la LIBRERIA DI GIULIO in via Dante, la Casa Grotta del Casalnuovo (sasso caveoso, nei pressi del Convicinio di Sant'Antonio)

domenica 7 ottobre 2007

IV Giornata del trekking urbano - Matera


TEMPI DI PERCORRENZA:
itinerario URBANO 2 ore, itinerario PARCO 2 ore,
LUNGHEZZE: URBANO circa 1,5 km, PARCO circa 4 km
DIFFICOLTÀ: URBANO semplice, PARCO semplice
ABBIGLIAMENTO E STRUMENTI CONSIGLIATI:
scarpe comode, cappellino, binocolo, macchina fotografica

PARTENZE: itinerario URBANO ore 8,30 -10,00 da piazza Sedile
itinerario PARCO ore 15,00 da Jazzo Gattini - Cea Matera

www.parcomurgia.it

lunedì 1 ottobre 2007

Presentazione del libro "Casca il mondo" di Enrico Euli


"LA PASTINACA", Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) in collaborazione con:

Ass. Loe, Bottega del Mondo e Ass. Arteria

ti invita LUNEDI' 1 OTTOBRE,
a Matera presso Arteria, vico XX Settembre al I incontro su Altri Stili di Vita
con l'autore di : CASCA IL MONDO
Giocare con la catastrofe
Una nuova pedagogia del cambiamento
di ENRICO EULI
Ore 19:00 - Il GAS si Presenta, a seguire - Confronti giocati con l'Autore
Ore 21:00 - Buffet con prodotti Bio e Equi e Solidali


Un libro sulla catastrofe? Sì, proprio un libro sulla catastrofe. Perché non è un cambiamento drastico, una catastrofe appunto, quello che stiamo vivendo a partire dall'11 settembre 2001? E allora ecco un libro sulla catastrofe. Che invita ad apprendere dalla catastrofe. Infatti, il mondo non è più quello di prima. Noi sì, invece. Rimozione, negazione, paura prevalgono rispetto alla complessità delcambiamento in atto. Comprensibile, reazione: far finta di niente,continuare come niente fosse. Mantenersi civili, educati pur di nonrivedere le premesse. Perché talvolta le premesse errate funzionano, in alcuni casi anche molto a lungo ma, anche quando ti accorgi dell'errore diventa terribilmente complicato modificarle. Guardare la catastrofe in faccia, allora, significa risalire fino alle nostre premesse più profonde:i nostri modi di vita, di concepire l'educazione, la civiltà, lo sviluppo.Con un ragionamento pulito, lineare, coerente? No, calma, nulla di tutto questo. La catastrofe è troppo complessa per racchiuderla con un unico pensiero. Per apprendere dalla catastrofe bisogna disporsi ad un approccio diverso, meno consueto e più sorprendente, anzi spiazzante. Se siete convinti di questo, allora, il libro fa per voi. Dilemmi e aporie,paradossi e doppi vincoli, storie e giochi per provare ad apprendere dalcambiamento drastico, dalla catastrofe, appunto, che stiamo vivendo. E per immaginare il mondo che può nascere.



ENRICO EULI si presenta: Enrico Euli, ancora vivo a 46 anni suonati, si stupisce spesso di esserlo ancora e di esserlo tanto, viste le catastrofi che ha attraversato: suomalgrado (alcune), cercandole e desiderandole (altre). Dopo alcuni passaggi e cambiamenti, da qualche tempo è Ricercatore all'Università di Cagliari: qui ora insegna Metodologie e tecniche del gioco, del lavoro di gruppo e dell'animazione. Continua a cambiare...

Con la meridiana ha pubblicato I dilemmi (diletti) del gioco. Manuale di training (2004).

Per maggiori info clicca qui.

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